Trek in Scampia nasce dall’esperienza “spontanea” di Giacomo D’Alessandro, di cammino e incontro in questa periferia per eccellenza. Un’esplorazione e una relazione personale con le varie realtà sociali di questo quartiere, che è cominciata 8 anni fa per una tesi di laurea. A Scampia Giacomo ha incontrato gesuiti, maestre, scout, educatori, suore, attivisti, anziani, bambini attivi a vario titolo per seminare cambiamento e speranza laddove ha prosperato l’emarginazione, lo “stigma“, la criminalità organizzata, la passività popolare. Nel luogo famoso per Gomorra, si trova un fermento associativo e creativo che molte zone d’Italia si sognano. Una capacità di fare rete e di intessere progetti, di ascoltare bisogni, di leggere il mondo che fa pensare. E fa tornare. Filo rosso dei ritorni di Giacomo, del suo “gemellaggio” interiore con Scampia, è stato il blog aperto e curato con Domenico Pizzuti, gesuita e sociologo oggi 90enne. Da cui è nata un’amicizia. Da cui è nato un libro. E grazie al quale la conoscenza e frequentazione delle realtà ecclesiali e sociali di Scampia si è andata accrescendo, negli anni.
Nell’estate 2018 un’amica scout di Torino, Alice, chiede a Giacomo di portare lei ed alcune amiche a conoscere questa realtà così intrigante. Da questa richiesta e dalle esperienze precedenti è nato Trek in Scampia. Un’occasione “breve ma intensa” affinché giovani under 35 si muovano a passo lento nei mondi di questa periferia, ascoltando e confrontandosi con le persone che ci spendono la vita quotidiana per seminare giustizia e umanità. Molti chiedono: perché under 35? Perché non vuol essere un “turismo del dolore”, un semplice andare a vedere come si andrebbe allo zoo. Vuol essere un’esperienza educativa che possa dare strumenti concreti per compiere scelte di vita, in una ricerca più o meno strutturata che oggi molte persone affrontano anche fino ai 35-40 anni. Scoprire le luci in un luogo noto come “oscuro” può essere di forte ispirazione e motivazione per dei giovani in fase di formazione e di scelte. Perché, tornati a casa, guardino con occhi e valori diversi al loro territorio e al proprio impegno possibile.
Come partecipare
Per il terzo anno consecutivo formiamo un gruppo di massimo 15 persone under 35, da tutta Italia.
Per proporsi occorre inviare il proprio desiderio/motivazione di partecipare via mail a Giacomo (giacomodale90 [at] gmail.com) o Alice (alice.orlandi98 [at] gmail.com), insieme ad una breve presentazione di sé.
Una volta accettati tra i partecipanti riceverete informazioni più dettagliate, e verrete inseriti nella chat dedicata al viaggio.
Sarà richiesto un piccolo contributo alle spese e alle realtà che ci ospitano, in parte da versare prima della partenza.
Occorre sapere che
– il viaggio fino a Napoli e ritorno è gestito in autonomia (se volete venire in aereo, treno, flixbus, autostop…vedete voi); ovviamente sarete messi in contatto con eventuali altri partecipanti della vostra zona per organizzarvi insieme.
– si dorme in strutture con stuoino/materassino e sacco a pelo.
– si cammina alcune ore al giorno, portare scarpe comode, ideale da trekking basse.
– se possibile, portare un paio di guanti da lavoro per un’attività di servizio.
– portarsi il denaro contante necessario per coprire i pasti (spesso al sacco con le specialità del posto).
– sarà possibile sostenere alcune delle cooperative o imprese locali acquistando qualche prodotto in loco.
(foto di copertina Mariella Soldo, partecipante al trek 2019)